mercoledì 14 marzo 2018

Mantenere un orario, secondo la Regola di San Benedetto







Amereste potere, in una certa misura, impregnare il vostro ritmo quotidiano con la calma della vita monastica? Soffermatevi su questo punto fondamentale della Regola: mantenere un orario.

In monastero, il grande principio che regola la vita quotidiana è che c’è un tempo per tutto. Questo vale sia per le attività le più spirituali, che per le altre. Chi legge la Regola vede in effetti che san Benedetto legifera con tanta cura sia a proposito dell’ora del pasto e del sonno, sia su quelle della preghiera liturgica, del lavoro manuale e della lectio divina. Ciò per una ragione molto semplice: l’equilibrio della giornata esige che ogni attività abbia un posto ben definito. Il monaco non prega, non lavora, non studia, non dorme e non mangia quando trova il tempo o quando gli aggrada, ma quando è l’ora di farlo… Sfumatura!
Questo non è possibile che per mezzo di alcuni princìpi.
1 – Avere il senso delle priorità. Per esempio, in tema di preghiera, ciò significa: non prego quando ho tempo, ma mi prendo il tempo di potere pregare. La stessa cosa per la presenza in famiglia (coniuge, figli).
2 – Quindi essere capaci di dire STOP… in particolare alla pressione del ritmo del mondo. Per esempio: a partire dalla data ora non ci saranno più comunicazioni con l’esterno, al fine di privilegiare la vita di famiglia o di coppia.
3 – Iniziare ogni attività quando dev’essere (avviso ai pigri!), ma anche saperla terminare quando dev’essere (avviso agli appassionati!).
Questa calma così necessaria non sarà dunque altro che il risultato di una disciplina personale e familiare acquisita a caro prezzo e sempre ripresa. Ma il frutto ne vale largamente la pena. 
Ricordiamo che, da una parte, il ritmo del mondo ci fa pressione nella misura in cui gli apriamo la porta. A ciascuno di vedere quando può essere legittimo, o necessario, di spalancare di meno la porta!
La prossima volta G come gioia.




[Fr. Ambroise O.S.B., “Saint-Benoît pour tous...”, La lettre aux amis, del Monastero Sainte-Marie de la Garde, n. 28, febbraio 2018, p. 4, trad. it. di fr. Romualdo Obl.S.B.]











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