giovedì 23 febbraio 2017

Mons. Athanasius Schneider: «La Messa tradizionale si può paragonare ad un leone: lasciala libera, e si difenderà».



Intervistato da Rorate Caeli, Sua Eccellenza monsignor Athanasius Schneider spazia su numerosi argomenti.



Sulla Messa tradizionale afferma:

«Celebrando con la forma tradizionale ho imparato che sono solo un povero strumento di azione sacra soprannaturale e massima, il cui celebrante principale è Cristo, Sommo ed Eterno Sacerdote. 

Sento che durante la celebrazione della Messa ho perso, in un certo senso, la mia libertà individuale, le parole e il gesto sono prescritti nei loro dettagli più piccoli, e io non sono in grado di disporre di loro.

Sento nel mio cuore che sono solo un servo e un ministro che, ancora con il libero arbitrio, con fede e amore, compie non la sua volontà, ma la volontà di un Altro. 

Il rito tradizionale della Messa è un’azione solenne e, al tempo stesso, un potente annuncio del Vangelo, realizzando l’opera della nostra salvezza. 

Secondo l’intenzione di Papa Benedetto XVI, e le chiare norme dell’Universae Ecclesiae, tutti i seminaristi cattolici dovrebbero conoscere la forma tradizionale della Messa ed essere in grado di celebrarla. Lo stesso documento dice che questa forma di Messa è un tesoro per tutta la Chiesa, così è per tutti i fedeli. 

Papa Giovanni Paolo II ha lanciato un appello urgente a tutti i vescovi per accogliere generosamente la volontà dei fedeli per quanto riguarda la celebrazione della forma tradizionale della Messa. 

Quando chierici e vescovi ostacolano o limitano la celebrazione della Messa tradizionale, non obbediscono a cosa lo Spirito Santo dice alla Chiesa, e agiscono in un modo molto anti-pastorale. Si comportano come i possessori del tesoro della liturgia, che non appartiene a loro, perché sono solo gli amministratori. 

Nel negare la celebrazione della Messa tradizionale o nell’ostacolarla e discriminarla, si comportano come un amministratore infedele e capriccioso che – contrariamente alle istruzioni del padre di casa – mantiene la dispensa sotto chiave o, come una matrigna cattiva, dà ai bambini una magra paghetta. 

Forse questi chierici hanno paura del grande potere della verità che irradia dalla celebrazione della Messa tradizionale. 

La Messa tradizionale si può paragonare ad un leone: lasciala libera, e si difenderà».







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