sabato 28 maggio 2016

Don Elia. Estote parati




Don Elia
sabato 28 maggio 2016

«La Madonna ci chiede di consacrarci a Lei e di vivere la nostra vita nella presenza di Dio; di accostarci con frequenza ai Sacramenti, in particolare all’Eucaristia e alla santa Confessione; di meditare il Rosario. Ma ha spiegato che, se impariamo a rivolgere il nostro pensiero a Dio in ogni momento della giornata, allora il lavoro, il riposo, le amicizie, tutto diventa preghiera; e nella preghiera, che è dialogo, si cresce nella comunione con il Signore. Ci chiede di vivere in modo retto, con onestà. Ha detto che ogni azione buona da noi compiuta vale un’anima strappata a Satana. La Madonna si è rivolta da qui all’umanità intera, alla Chiesa e a quella porzione di Chiesa che è la famiglia, ponendo questo Suo intervento nel solco del messaggio di Fatima. Ci ha messo in guardia che Satana è potente e vuole scatenare l’odio, quindi la guerra per distruggere l’umanità, un conflitto nucleare tra l’Occidente e l’Oriente, la terza guerra mondiale.

La Madonna ha aggiunto che il demonio vuole abbattere la Chiesa di Dio incominciando dalla piccola Chiesa domestica che è la famiglia; a questo scopo avrebbe fatto di tutto per minare l’unità della famiglia cristiana fondata sul matrimonio. Senza una nuova conversione, molti Pastori avrebbero tradito la propria vocazione, anche con grave scandalo, e la Chiesa avrebbe conosciuto una nuova grande apostasia, cioè il rinnegamento delle verità cristiane fondamentali riaffermate nei secoli nella Tradizione e nella dottrina»
(da un’intervista di Riccardo Caniato a Fabio Gregori; Civitavecchia, 23 giugno 2015. Per l’interessantissimo testo completo, vedi qui).

La nostra Madre del cielo è un’insuperabile maestra di vita spirituale e di condotta cristiana, ma al tempo stesso un’acutissima analista dei tempi dal punto di vista soprannaturale e un’annunciatrice profetica degli attuali avvenimenti. Non trovo nulla di meglio che questa efficace sintesi per motivare e introdurre l’atto di consacrazione del prossimo 4 giugno a Roma. Per prepararvisi sarà sicuramente utile meditarla con calma, parola per parola; c’è quanto basta per orientare bene, se necessario, la propria esistenza di cattolico fedele nell’odierno contesto politico ed ecclesiale. Più d’uno lamenta che è sempre più difficile trovare un confessore affidabile; bisogna cercare ed essere disposti a macinare chilometri, come si fa per recarsi da un buono specialista. Molti protestano altresì che le omelie stanno diventando inascoltabili; nel caso, alzatevi e uscite rientrando alla fine. La Madonna si incarica di istruire interiormente chi veramente ha sete di verità, Lei che, dopo la Pentecoste, comunicava a distanza con gli Apostoli dispersi nel mondo per la loro missione.

Un potente sussidio per approfondire la relazione personale con Lei può essere, come preparazione immediata alla consacrazione, Il Segreto di Maria del Montfort (qui), un opuscolo che sintetizza mirabilmente la sua dottrina mariana, esposta in modo più ampio e dettagliato nel Trattato della vera devozione. Chi non abbia ancora letto quest’ultimo testo potrebbe iniziare a meditarlo dopo la consacrazione in vista della sua rinnovazione annuale; chi invece già lo conosce potrà riprenderlo con più profonda consapevolezza. Le condizioni indispensabili per emetterla in modo fruttuoso, com’è ovvio, sono un’adesione piena e senza riserve alla dottrina da sempre insegnata dalla Chiesa Cattolica riguardo alla fede e alla morale, una confessione recente e il distacco totale dal peccato in qualunque sua forma, senza sofismi né scuse fallaci. In particolare, nel nostro caso, è richiesta la disponibilità a mettersi a completa disposizione della Madonna per la realizzazione dei Suoi piani – che sono quelli divini – per la salvezza del mondo.

Chi si consacra al Cuore immacolato di Maria non fa nulla che contraddica alla fondamentale consacrazione battesimale. È innegabile che ogni battezzato sia innanzitutto consacrato a Dio come membro del Corpo mistico di Cristo e che, di conseguenza, Gli appartenga radicalmente. Dato però che la Madonna è la creatura che più perfettamente di qualsiasi altra è appartenuta a Lui e si è conformata al Suo volere, consacrarsi a Lei pone un cristiano nella condizione spirituale migliore per essere da Lei guidato alla piena realizzazione delle esigenze del Battesimo. La consacrazione, se vissuta con impegno e consapevolezza, abilita chi la compie ad una graduale assimilazione alla Vergine purissima, Figlia prediletta del Padre, Madre verginale del Figlio e Sposa immacolata dello Spirito Santo. Attraverso di Lei ci conformiamo progressivamente a Cristo in modo dolce e proporzionato alla nostra debolezza, pur senza trascurare, evidentemente, l’inderogabile lotta al peccato e un ininterrotto sforzo di correggere i propri difetti.

Secondo san Luigi, questa crescita interiore si realizza in chi compie ogni cosa con Maria, in Maria, per Maria e per mezzo di Maria, onde poter con più sicurezza fare tutto con Gesù, in Gesù, per Gesù e per mezzo di Gesù. Se Dio vuole, durante i mesi estivi ci sarà modo di approfondire il discorso in un ritiro spirituale. Per il momento ciascuno può leggere e meditare individualmente, compreso chi non potrà venire a Roma, ma vorrà unirsi a noi, intorno a mezzogiorno, per pronunciare in privato la consacrazione. La Madonna sta radunando le schiere di cui intende servirsi per preparare il trionfo del Suo Cuore immacolato; dato che siamo strumenti vivi, liberi e coscienti, dobbiamo fare la nostra parte per diventare strumenti idonei, pronti e maneggevoli nelle Sue sante mani. Sarà sempre Lei, d’altra parte, a proteggerci in modo particolare e a preservarci, con le nostre famiglie, dai castighi e dalle catastrofi annunciate, sostenendoci altresì nella persecuzione che, questa volta, verrà non da fuori, ma da dentro la Chiesa, ossia dai suoi membri rinnegati.

Continuo a portarvi tutti e ciascuno nella mia povera preghiera e, soprattutto, nel santo Sacrificio, nominando singolarmente, durante il Canone, quanti mi hanno affidato le loro intenzioni. So che molti, a loro volta, pregano per me e li ringrazio dal profondo del cuore, certo che nostra Madre li stia già ricompensando. Dato però che, nelle ultime settimane, il combattimento con il mondo delle tenebre sembra essersi intensificato, mi permetto di chiedere anche un’intensificazione di questa fraterna intercessione. A conclusione di questo mese mariano, rivolgo a tutti un augurio spirituale prendendo in prestito le ispirate parole con cui sant’Ambrogio commenta il Magnificat: «Sia in ciascuno l’anima di Maria per esaltare la grandezza del Signore; sia in ciascuno lo spirito di Maria per esultare in Dio, nostro Salvatore».








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