venerdì 27 febbraio 2015

Fatima, Padre G. Elia (Esorcista): “Avanzano tenebre e tribolazioni. Ma non si sente il grido della Chiesa”






Marta Moriconi

E’ stato il Servo di Dio Candido Amantini, Santo esorcista, a renderlo partecipe del suo ministero e a condurlo su questa strada. Padre Giacobbe Elia aveva infatti con lui un legame non solo di amicizia, ma anche spirituale e fortissimo. Grazie a quest’incontro ha cambiato la sua vita di medico ed esperto di bioetica. Nel 1987 viene incaricato esorcista per la Diocesi di Roma (sarà il primo sacerdote dopo P. Candido Amantini a ricevere questo mandato). Da allora la sua vita è fatta di preghiere, iniziative, scrittura: tanta. L’ultimo libro è “L’inganno delle ideologie,  Il graffio del diavolo”, edito Koinè e ha al suo attivo numerosi articoli e pubblicazioni tra cui: “L’urlo muto”, “La caduta del Diavolo di sant’Anselmo d’Aosta”, “Le preghiere del popolo di Dio”, “Le preghiere della Tradizione Cristiana”, “Il segreto di Fatima”, “Salvati da una profezia”. A lui abbiamo chiesto di chiarire e interpretare il momento che stiamo vivendo, con l’Isis “a Sud di Roma”, e che significato dare alle persecuzioni fisiche e culturali che i cristiani stanno subendo.


La persecuzione cristiana da parte dell’Isis. Come va letta, è diabolica Padre o cos’altro? 

A mio avviso la persecuzione contro i cristiani è nel Dna stesso dell’islamismo e affonda le radici in Maometto, ed è sbagliato considerarla una rivendicazione contro le Crociate. Questo può farlo chi non ha alcuna cognizione storica. Le Crociate sono state una risposta all’invasione islamica in luoghi che storicamente erano cristiani. Secondo: la prima ondata che vide Maometto stesso vincitore con la quinta colonna costituita dagli ebrei si risolse in una decapitazione totale di tutta questa tribù ebraica che poi non volle aderire a Maometto. Quindi la persecuzione non è solo contro i cristiani ma anche contro gli ebrei. Certo con  una differenza: per loro, lo ricorda proprio una loro notissima ammonizione, i cristiani sono considerati dei blasfemi idolatri perché adorano un Dio che non è unico ma è Trino e quindi come tali degni di morte. A questo punto parlare delle varie fazioni è sbagliato perché al massimo possono avere al loro interno leggere sfumature di differenza”.

Ha esperienza di quanto dice? Davvero ci considerano idolatri blasfemi senza possibilità di salvezza? 

Io ero amico di mons. Luigi Padovese (il 3 giugno 2010 fu ucciso a coltellate dal suo autista a Iskenderun. ndr)  con cui feci il giro della Turchia. Bene, quando lui fu fatto Vescovo fu decapitato. Fu detto al suo inserviente, l’autista, di fare quest’operazione e fu fatta. Hanno detto che era matto… ma bisogna ricordare i fatti, la storia spiega“.

La persecuzione fisica che i cristiani stanno subendo non solo in Medio Oriente, ma anche in Africa, nasce dall’odio alla fede cattolica o è altro? 

“Assolutamente sì. Una delle scrittrici più note che se ne accorse fu proprio la Fallaci. Guerra culturale e di costumi? Rispose che è stupido chi parla di questo, e che non avevamo ancora capito che era in atto una guerra di religione. E come tale per lei trascinava gli aspetti culturali, ma era un effetto questo. Per lei l’Islam non poteva considerarsi una religione vera e propria perché non aveva prodotto cultura”.

La persecuzione fisica è una cosa. Però c’è chi denuncia anche una persecuzione culturale in Occidente nei confronti del cristianesimo. Lei la rintraccia? E dove? 

“L’Occidente sta andando incontro a un desiderio di suicidio. Il mio pensiero poggia sempre su una base storica. Papa Paolo VI, al di là della considerazione di questa figura, da Sommo Sacerdote parlò di un fumo di Satana penetrato nel Tempio stesso di Dio. Bene: questo avanzare delle tenebre non è altro che rifiutare la luce, che è Dio. Tanto è vero che si stanno distruggendo i segni, il Cristianesimo è fatto di Chiese e Cattedrali che hanno fatto lo splendore dell’Europa e che non si rispettano più. Si sta cercando di cancellare ciò che rimarrà incancellabile. Per dirla con Goethe l’Europa si è costituita camminando in latino. Però c’è questo desiderio di distruzione, che è nato con il Comunismo e… qua torniamo a Fatima. Ormai c’è una sorta di senso di colpa di cui l’Occidente si è fatto carico quasi avesse commesso un delitto”.

Fatima annuncia tribolazioni per il mondo. Dopo di che trionferà il Cuore Immacolato di Maria. Lei lo rintraccia in questa fase storica? E’ questo il periodo di sofferenze e atrocità? 

“Assolutamente sì. Ci siamo. In pieno”.

Passiamo all’apparizione a Leone XIII che vede  Satana che chiede a Gesù di concedergli il mondo per 100 anni. Facendolo partire dall’apparizione di Fatima ad oggi sembrerebbe che ci siamo dentro… Per chi crede e ci crede, come può prepararsi un cristiano a fuggire il male? 

“La Madonna appare nel ’17 a maggio e poco dopo c’è l’ingresso di Lenin. E dà un rimedio: il Santo rosario. E’ l’unico rimedio contro i mali che verranno. Per questo ho scritto un libro su Fatima, l’ha detto Lei che Satana avrebbe sparso i suoi errori nel mondo. Io commentando ho scritto che gli errori nel mondo vanno intesi anche all’interno della Chiesa. Se c’è un momento dove il Magistero e chi dovrebbe dare grande forza e orientamento chiaro ai cristiani non grida è questo… Mi viene in mente la grande Santa Caterina da Siena quando parlando al Papa disse: “Voglio che voi facciate sentire il mugghio vostro”, rifacendosi a quell’idea antica che il leone ruggendo potesse ridar vita ai morti, “perché loro possano reagire e seguirti” disse. E ancora: “Voglio che tornate a Roma”. Lo squillo della tromba, per usare la metafora di San Paolo, non si sente. Per cui c’è una frantumazione tra i cristiani e un individualismo accentuato”.

Parlo all’esorcista prima ancora che all’uomo di cultura: il male è facilmente rintracciabile a livello mondiale, ma a livello personale dove lavora?

“Nell’infelicità. In maniera anche molto chiara. L’ho scritto nel libro di Fatima. Silvano Areti, tra i più grandi psichiatri mondiali e inattaccabile in quanto si professa ateo, riconosce che la nostra società per la prima volta nella storia viene aggredita da una delle peggiori malattie: la depressione. Io da medico posso dire che la depressione aggredisce le persone quando incorrono in una perdita di senso. Perché se la persona ha un senso nella sua vita e lo persegue quel senso ha la capacità di risollevarla continuamente. Senza senso è tutto senza luce”.

Considerando che ha scritto il libro su Fatima… il Terzo Segreto è stato rivelato completamente? 

“Paradossalmente, mentre aumenta da parte dei fedeli la richiesta degli esorcisti e di sacerdoti preparati a fare esorcismi siamo in un campo lasciato assolutamente al fai da te. Di fronte a una battaglia vera c’è la diserzione da parte nostra. Da parte della Chiesa e dei sacerdoti. C’è un deserto: dov’è la dottrina che viene presentata nella sua genuinità? Se la fede è una proposta la proposta deve essere totale. Il peccato implica un cammino ed è previsto, ma in questo modo non ci viene più detto che via seguire. Ma semplicemente si è fatta la retorica del dialogo che non ha nulla a che fare con la fede: Dialogo è un termine che non è mai presente in nessuno dei libri della Scrittura. Non esiste proprio. Nei libri c’è l’Annuncio. Quando una mamma vede che il figlio è in pericolo sull’orlo del precipizio e sta andando di sotto non gli dice di non fare quella cosa ma grida!”












intelligonews.it   27 febbraio 2015



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