venerdì 2 gennaio 2015

Francesco: «Cristo e la Chiesa sono inseparabili»




(©Ansa) La Messa del Papa a Capodanno

Nella Messa di Capodanno a San Pietro, il Papa esorta a salutare Maria come il popolo di Efeso contro i vescovi. «Avevano i bastoni in mano»



Giacomo Galeazzi Città del Vaticano
Francesco invoca «pace nei cuori, nelle famiglie, tra le nazioni». Poi evidenzia che «non è possibile amare il Cristo, ma non la Chiesa, ascoltare il Cristo, ma non la Chiesa, appartenere al Cristo, ma al di fuori della Chiesa». Infatti «la missione della Chiesa esprime la sua maternità», in quanto la Chiesa è madre che «custodisce Gesù con tenerezza e lo dona a tutti con gioia e generosità». Nella Messa di Capodanno celebrata nella basilica di San Pietro con cardinali e vescovi e a cui prendono parte molti membri del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, il Pontefice ha incentrato la sua omelia sulla maternità della Chiesa, sulla sua incarnazione tra gli uomini, confermando la propria visione della misericordia con cui i cristiani e la Chiesa devono andare incontro alle ferite degli uomini e del mondo contemporaneo.


La frase sulla non separazione di Cristo dalla Chiesa è di Paolo VI, nella «Evangelii nuntiandi». Subito dopo averla ricordata, papa Francesco ha spiegato: «Infatti è proprio la Chiesa, la grande famiglia di Dio, che ci porta Cristo. La nostra fede non è una dottrina astratta o una filosofia, ma è la relazione vitale e piena con una persona: Gesù Cristo, il Figlio unigenito di Dio fattosi uomo, morto e risorto per salvarci e vivo in mezzo a noi. Dove lo possiamo incontrare? - ha proseguito Papa Bergoglio - Lo incontriamo nella Chiesa», «nella nostra santa madre Chiesa gerarchica». A proposito della missione di maternità della Chiesa, il Pontefice ha sottolineato che la Chiesa «è come una madre che custodisce Gesù con tenerezza e lo dona a tutti con gioia e generosità. Nessuna manifestazione di Cristo, neanche la più mistica, - ha rimarcato - può mai essere staccata dalla carne e dal sangue della Chiesa, dalla concretezza storica del Corpo di Cristo. Senza la Chiesa, Gesù Cristo finisce per ridursi a un'idea, a una morale, a un sentimento. Senza la Chiesa, il nostro rapporto con Cristo sarebbe in balia della nostra immaginazione, delle nostre interpretazioni, dei nostri umori».


Quella dei cristiani e della Chiesa, è dunque «una missione materna rivolta a tutti gli uomini», sul modello della «testimonianza discreta e materna» della madre di Gesù, «modello di perfetta credente». E ha aggiunto: «Vorrei proporre a tutti di salutare tutti insieme Maria come ha fatto quel coraggioso popolo di Efeso che gridava “Santa madre di Dio”; dice una storia, non so se vera, che alcuni avevano i bastoni in mano, per far capire ai vescovi cosa gli sarebbe accaduto se non avessero avuto il coraggio di proclamarlo: “Santa Madre di Dio”, e invito tutti voi, senza bastoni, ad alzarvi e per tre volte salutarla con questo saluto della Chiesa. “Santa madre di Dio”». Dunque la Chiesa e Maria vanno sempre insieme «e questo è proprio il mistero della donna nella comunità ecclesiale, non si può capire la salvezza operata da Gesù senza considerare la maternità della Chiesa». A braccio, nell'omelia della prima Messa dell'anno, sottolinea l'inseparabilità tra Cristo e la Chiesa e l'importanza della Chiesa come Maria.







Vatican Insider  1 gen 15


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