venerdì 14 febbraio 2014

Cristianità occidentale, sei ancora viva?




Redattore di Traditio Liturgica 

Ho voluto intenzionalmente intitolare questo post così perché mi pare proprio il caso di farlo.
Mi è giunta notizia dei risultati relativi ai sondaggi che il Papa argentino ha ordinato, per poter riflettere sui problemi relativi alla famiglia e alla società. I sondaggi dimostrano l'esistenza d'un forte allontanamento, anche da parte dei cosiddetti credenti, dalle indicazioni morali tradizionali. Quello che, però, non viene evidenziato (probabilmente perché si ha paura di vedere la tremenda realtà) è a che genere di "credo" aderiscono questi cristiani praticanti. Poco dopo il giubileo dell'anno 2000 era stato fatto un sondaggio di tal genere nelle scuole superiori di Roma con risultati talmente scoraggianti d'aver fatto trasecolare il card. Ruini (c'è da chiedersi in che realtà vivesse!). Da allora, da quanto ne so, nessuno ha osato verificare più niente.

A tutto questo si deve aggiungere quanto segue. Mentre la liturgia tradizionale, con testi che risentono dei dibattiti teologici e cristologici dei primi secoli, offriva chiari riferimenti su Cristo (in quanto Dio e uomo), sulla Trinità (come mistero tripersonale di un solo essere), sulle Persone divine (come comunione dei tre in un'unica volontà d'intenti che nasce dal loro unico essere), i testi liturgici di recente composizione sono sempre più sfuggenti in materia e generici.
Questo contribuisce ad alimentare nei cristiani praticanti idee sempre più sfocate su quello che riguarda il nucleo della loro fede (la Trinità e Cristo in quanto Dio e uomo). Inoltre, anche tra loro esiste una consistente tendenza a "demitizzare" i dogmi relativi a Dio e a Cristo. C'è da dire che il clero spesso non li aiuta affatto.
Mentre la Trinità non è più "capita" o accettata in senso tradizionale, Cristo diviene, al più, un uomo eticamente coerente, in funzione di una società più "umana" e "giusta". Si adagiano su questo piano almeno l'80% dei cosiddetti cristiani credenti e praticanti.

L'assenza di una reale coscienza teologica e dogmatica rende la Chiesa in Occidente assolutamente anemica. L'assenza di una spiritualità virile, forte e autentica in moltissime realtà ecclesiali, stende la Chiesa occidentale sul capezzale. Che senso ha riempirsi di attività per nascondere questo vuoto? Non è, forse, essere simili a chi rinfresca la facciata di un vecchio edificio senza accorgersi che le colonne portanti sono prossime a cedere?

Ebbene, davanti a questa intensa debolezza esistono persone che iniziano a dare forti colpi per fare cadere l'edificio. Riporto a titolo di semplice esempio un video, trovabile su youtube, di un'associazione mussulmana francese la quale, senza alcun timore, ridicolizza la fede cristiana. Ha campo libero proprio perché in Francia il Cristianesimo è ancor più anemico rispetto all'Italia.
In particolare, in questo video viene ridicolizzata la Trinità servendosi di frasi evangeliche citate fuori contesto con una lettura razionalistica (in ciò questi signori sono simili all'ateo Oddifreddi) e con conclusioni chiare: la Trinità non è che una serie di contraddizioni logiche per cui è necessario aderire solo al Dio manifestato dal "profeta" Mohammed.

Quest'associazione mussulmana francese non ha fatto solo questo video ma tutta una serie di video fortemente anticristiani. 



Ebbene, oggi l'80% dei cristiani in Occidente non è in grado di dare una risposta alla verve di questo mussulmano. Tra questi cristiani anemici ci sarà sicuramente chi capitolerà e gli darà ragione. 

In quell'80% per cento probabilmente nessuno sarà in grado di capire che le questioni, così malamente esposte nel video, sono state già fatte ai tempi di san Giovanni Damasceno (VIII sec.) e che costui aveva già risposto. Tra il 20% dei cristiani che potrebbero avere qualche arma culturale ci sarà sicuramente chi riterrà che san Giovanni Damasceno è "superato" e con lui tutta la riflessione patristica antecedente e posteriore. Ci sarà chi non conoscerà la prigionia tra i turchi di san Gregorio Palamas (XIV sec) e di come questo santo bizantino abbia già allora esposto il mistero della Trinità in termini così chiari da rischiare la vita.
Lo studio della patristica e delle chiare esposizioni dei padri non serve altro, nelle scuole teologiche cattoliche, che a ritenere i padri superati in favore di una teologia odierna sempre più sfocata e inclusiva.
Così oggi tende ad andare per la maggiore l'idea di un Cristo simbolo di bontà, dove la Trinità stessa non vuol dire molto e lo Spirito Santo è, in fondo, espressione della coscienza umana. Queste idee peregrine, condivise e diffuse da don Franco Barbero, un prete cattolico ridotto allo stato laicale dal Vaticano, non sono nate da lui e continuano a diffondersi divenendo in buona parte volgata corrente.
Se dopo innumerevoli anni il Vaticano è intervenuto contro le idee del Barbero (ed è perciò stato pure criticato dai cosiddetti "progressisti"), i pastori davanti alle derive dogmatiche ed etiche dell'attuale mondo continuano a lasciare correre tacendo sempre più.
 
Essi non ricordano che, in realtà, chi condivide queste idee, pur credendo d'essere cristiano o cattolico, ha cessato d'appartenere al Cristianesimo: che senso ha dirsi cristiani dopo aver tolto a Cristo la corona della divinità?

Chi ha scoronato Cristo è divenuto, piuttosto, un ottimo terreno di semina per il "verbo" di persone come il mussulmano del video proposto. Oggi siamo a questo livello e a nulla serve compiacersi delle aperture di questo o quell'uomo di Chiesa, delle aperture verso i poveri di questo o quel papa...

Queste "glorie di cartapesta" altro non sono che un lacero paravento che a stento nasconde un cumulo di macerie e miseria.
 




Traditio Liturgica 


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