giovedì 31 ottobre 2013

Mueller, in difesa del sacerdozio ministeriale

 



Il prefetto Mueller

IL PREFETTO GERARD LUDWIG MUELLER

Intervento del Prefetto per la Dottrina della Fede a Palermo, nella facoltà teologica di Sicilia San Giovanni evangelista


Il prefetto della congregazione della Dottrina della fede, monsignor Ludwig Gerhard Mueller, denuncia la "furia della critica al sacerdozio ministeriale" che, anche in ambito cattolico, ha avuto, soprattutto dopo il Concilio Vaticano II, una matrice protestante, e difende il celibato sacerdotale, contestando l'idea che si tratti di un "relitto di un passato ostile alla corporeità" o della "unica causa della penuria di sacerdoti".

L'arcivescovo Mueller ha tenuto oggi un discorso a Palermo, nella facoltà teologica di Sicilia San Giovanni evangelista, in occasione della presentazione del volume dell'opera omnia di Joseph Ratzinger relativo al sacramento dell'ordine. Mueller ha sottolineato che Ratzinger evidenzia che "laddove viene meno il fondamento dogmatico del sacerdozio cattolico" viene meno, tra l'altro, la motivazione che introduce a una "ragionevole comprensione" del celibato quale "segno escatologico del mondo di Dio che verrà".

E "se la relazione simbolica che appartiene alla natura del sacramento viene oscurata, il celibato sacerdotale diviene il relitto di un passato ostile alla corporeità e viene additato e combattuto come l'unica causa della penuria di sacerdoti. Non da ultimo, scompare poi anche l'evidenza, per il magistero e la prassi della Chiesa, che il sacramento dell'ordine debba essere amministrato solo a uomini. Un ufficio concepito in termini funzionali, nella Chiesa, si espone al sospetto di legittimare un dominio, che invece dovrebbe essere fondato e limitato in senso democratico".

Monsignor Mueller cita, in particolare, la "crisi della dottrina del sacerdozio, avvenuta durante la Riforma protestante" e la "crisi esistenziale e spirituale, avvenuta nella seconda metà del XX secolo ed esplosa dopo il concilio Vaticano II, delle cui conseguenze noi oggi ancora soffriamo".

E, per quanto riguarda i la motivazione "infra-ecclesiale" della crisi del sacerdozio, "come mostra nei suoi primi interventi, Raztinger possiede fin dall'inizio una viva sensibilità nel percepire da subito quelle scosse con cui si annunciava il terremoto: e ciò soprattutto nell'apertura, da parte di tanti ambiti cattolici, all'esegesi protestante in voga negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso.

Spesso, da parte cattolica, non ci si è resi conto delle visioni pregiudiziali che soggiacevano all'esegesi scaturita dalla Riforma. E così sulla Chiesa cattolica (e ortodossa) si è abbattuta la furia della critica al sacerdozio ministeriale, nella presunzione che questo non avesse un fondamento biblico".



http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/mueller-sacerdozio-29156/

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