sabato 9 marzo 2013

Conclave: tutta la procedura per l’elezione del Romano Pontefice.








di Veronica Giacometti

Conclave: luogo chiuso a chiave. Luogo che designava dove i Cardinali elettori abitavano e si riunivano per l’elezione del Papa.
Questi giorni in ogni tipo di cronaca vaticana e mezzo di comunicazione dei mass media non si fa che parlarne. Analizziamo passo per passo qualche regola e prescrizione.

La procedura del Conclave è attualmente descritta sia nella “Universi Dominici Gregis” che nell’”Ordo Rituum Conclavis”.
E’ l’intera Città del Vaticano che dovrà essere sottoposta ad uno speciale regime di sorveglianza e particolare regolamento che assicuri la riservatezza e il libero svolgimento di quanto riguarda l’elezione del Sommo Pontefice.

Con la disposizione n.42 della UDG è stabilito che i Cardinali elettori siano sistemati nella Domus Sanctae Marthae. Essa è un edificio articolato su due blocchi paralleli e al piano terra ha in comune delle sale, un salone e una sala da pranzo.
Ogni blocco è costituito da cinque piani nei quali sono sistemate 105 suites , 26 stanze singole e un appartamento di rappresentanza.
Dietro l’edificio è costruita anche una Cappella dedicata allo Spirito Santo.

Luogo per lo svolgimento della elezione è invece la Cappella Sistina.
All’inizio del Conclave i Cardinali elettori procedendo dalla Cappella Paolina ( chiamata cosi perché fatta edificare da Paolo III su disegno di Antonio Sangallo ) attraverso la Sala Regia entrano nella Sistina ( che invece prende il nome da Sisto IV ).

L’annuncio della avvenuta elezione è oggi dato dalla Loggia esterna delle Benedizioni, situata sopra il portico della facciata di San Pietro.
All’annuncio segue la prima benedizione Urbi et Orbi da parte del nuovo Papa.

Nei giorni in cui si svolge l’elezione del Sommo Pontefice, le cose che si suppongono sono le seguenti: - quanto necessario per l’appello e il sorteggio: le schede; - l’urna e ciò che serve ad introdurre nell’urna ; - ciò che serve per raccogliere le schede degli infermi; - un recipiente per raccogliere le schede al momento del loro conteggio ; - i fogli per annotare l’esito dello scrutinio e infine ciò che serve a mantenere unite e a conservare le schede fino al momento in cui debbono essere bruciate.

Vi è un appello e un sorteggio dei tre Scrutatori, dei tre Addetti a raccogliere le schede degli infermi e dei tre Revisori.

La scheda è attualmente molto semplice: la UDG la descrive dicendo che “ deve avere forma rettangolare, e recare scritte nella metà superiore, possibilmente a stampa, le parole: Eligo in Summus Pontificem…e pertanto la scheda è fatta in modo da poter essere piegata in due. Le schede e i fogli dove gli elettori hanno riportato per ogni nome i suffragi ricevuti , al termine di ogni scrutinio, dopo la revisione, devono essere bruciati nel luogo stesso della votazione.

Pertanto si appresta nella Sistina una stufa adatta con un camino che faccia uscire il fumo dall’esterno. Dal colore del fumo le famose “ fumata nera” o “fumata bianca”, attraverso queste il popolo in attesa in Piazza San Pietro potrà arguire l’esito dell’elezione.

 

In un arazzo esposto nell’omonima galleria dei Musei Vaticani, c’è una tra le più antiche testimonianze dei calici-urna, che servivano per raccogliere le schede di voto dei cardinali all’elezione di un nuovo pontefice.

Con la promulgazione della Costituzione Apostolica (Giovanni Paolo II, 22 febbraio 1996) è nata la necessità di adeguare le urne alle nuove norme.
Al calice e alla pisside previsti nei precedenti regolamenti occorreva infatti aggiungere una nuova urna, necessaria per raccogliere il voto di eventuali cardinali aventi diritto, ma impediti per malattia ad allontanarsi dalla propria stanza.
Ne sono state cosi progettate tre nuove di urne, per avere di conseguenza lo stesso stile e decoro. Per l’ideazione delle nuove urne è ricaduta la scelta su Cecco Bonanotte, molto noto anche in Vaticano per esser l’autore delle nuove porte di ingresso del 2000 dei Musei Vaticani.

Il linguaggio delle urne è fondamentalmente legato a due simbologie: la prima è quella del pastore e del gregge, la seconda quella degli uccelli, dell’uva e delle spighe. Il pascere il gregge, compito assoluto del Papa con la Chiesa e l’idea dell’uva e della spiga, come Gesù sangue e corpo, pane e vino eucaristici. Le urne rivelano cosi l’importanza e la responsabilità dei Cardinali, chiamati ad eleggere il successore di Pietro.
Per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice devono essere pronte le vesti ordinarie bianche per il nuovo Papa: la zimarra, la sottana, le fasce, il collare, lo zucchetto, le scarpe e le calze. Tutto ciò deve essere preparato in tre misure diverse in modo che, dopo l’accettazione si possa trovare la misura che meglio si adatta per colui che ne deve essere rivestito.

Habemus Papam. Tutti aspettiamo con ansia quel giorno e quel momento.

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