mercoledì 2 gennaio 2013

Andare a Messa e morire. L’incredibile testimonianza di fede dei cristiani nigeriani





La Radio Vaticana ha intervistato monsignor Ignatius Kaigama, arcivescovo di Jos e presidente dell’episcopato nigeriano. Il 2012 è stato un anno terribile per lo stato africano e solo qualche giorno fa quindici cristiani sono stati sgozzati nel sonno, probabilmente per mano dei terroristi islamisti di Boko Haram. Di seguito riportiamo il testo dell’intervista di Alessandro Gisotti.




Kaigama: Certamente, è stato un anno molto difficile per i cristiani in Nigeria, a causa della persecuzione e quindi la sofferenza a causa della fede. Abbiamo avuto attacchi su attacchi nelle chiese. Sono stati certamente momenti molto difficili. Però, abbiamo speranza: i cristiani qui non rinunciano! Fanno il possibile per poter continuare a praticare la loro fede, vengono a Messa. Sono pochi quelli che hanno paura. Dobbiamo dire che la maggioranza è forte. Continuiamo così e speriamo che l’anno nuovo sia diverso: che possa essere un anno di armonia, di pace per tutti noi, musulmani e cristiani. Vogliamo vivere in pace, sempre…

Moltissime stragi sono avvenute proprio la domenica, proprio mentre i fedeli erano in chiesa. Forse in Occidente non si capisce questo, andare a Messa e morire: questa è una testimonianza fortissima anche per i cristiani del resto del mondo…Certamente, queste persone cercano momenti solenni, momenti speciali per attaccare. Quindi, la chiesa diventa bersaglio quando i cristiani vi si radunano per pregare: in questa occasione è più facile, è più semplice per i terroristi attaccare. Come dico sempre, questo non può far morire la fede, non può ridurre l’amore per la fede cristiana. Questo non ci trattiene dal praticare la fede: infatti, noi andiamo avanti, bambini, uomini e donne. Sempre siamo pronti ad andare avanti. Per questo, siamo sicuri che saremo vincitori.

Diceva Tertulliano, all’inizio della storia del cristianesimo, che il sangue dei martiri è fecondo per la vita di fede. Sembra incredibile visto oggi da qui, da Roma. Ma è così: in fondo, è stato anche a Roma così, all’inizio del cristianesimo. Dunque, queste continue stragi non piegano la fede dei cristiani, anzi, la rafforzano…
Senz’altro. Anche oggi, questa notte, festeggeremo la vigilia dell’Anno Nuovo e io sono sicuro che parteciperanno tante persone, che verranno a ringraziare il Signore per tutte le grazie, per tutto quello che hanno ricevuto nel corso dell’anno passato. La fede è solida. Senz’altro, noi continueremo a praticare la fede cristiana. E speriamo di vincere con l’amore e con la fortezza della nostra fede, su queste persone diaboliche.


Tempi.it  31 dicembre 2012

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