sabato 3 dicembre 2011

Maria «Virgo purissima»: la più pura fra le vergini



Pensieri del beato Card. J. H. Newman

Prima della sua conversione, il problema cruciale di Newman con la Chiesa romana erano "gli onori che essa tributava alla Beata Vergine e ai Santi". Ma dopo la conversione egli comprese appieno il mistero di Maria Santissima nell'opera della Redenzione fino al punto di affermare che "considerava una misericordia di Dio il fatto che ci è stato rivelato poco della Vergine Maria: in caso contrario, non avremmo potuto sostenere lo splendore della sua grandezza, derivante essenzialmente dalla sua vicinanza con il Verbo ".


Con «Immacolata Concezione» della Santa Vergine s'intende la grande verità rivelata secondo la quale Maria fu concepita senza peccato originale nel grembo della madre sua, sant'Anna.

Fin dalla caduta di Adamo, l'umanità intera, cioè i discendenti di Adamo, sono concepiti e nascono nel peccato. «Ecco», dice l'autore ispirato del salmo Miserere, «ecco: nella colpa sano stato generato, nel peccato mi ha concepito mia madre».

Questo peccato, che appartiene a ognuno di noi, che è nostro retaggio fin dal primo istante del nostro esistere, è il peccato d'incredulità e di disobbedienza a causa del quale Adamo perse il paradiso. Noi, essendo figli di Adamo, ereditiamo le conseguenze del suo peccato e abbiamo perso in lui quella veste spirituale di grazia e di santità che era stata a lui donata dal Creatore nell'istante in cui l'aveva formato. Tutti noi siamo concepiti e dati alla luce in questa condizione di perdita di eredità; e la via ordinaria attraverso la quale noi siamo tratti fuori da questa situazione è il sacramento del battesimo.

Maria invece non fu «mai» in questa situazione: essa ne fu esentata per decreto eterno di Dio. Dall'eternità, Dio -Padre, Figlio e Spirito Santo- decretò di creare la stirpe umana e, prevedendo la caduta di Adamo, decretò di redimerla con l'incarnazione del Figlio e le sue sofferenze sulla croce. In quello stesso incomprensibile ed eterno istante nel quale il Figlio di Dio nacque dal Padre, fu emesso anche il decreto di redimere l'uomo attraverso di lui. Colui che era nato dall'eternità, in virtù di un decreto eterno, per salvare noi e per redimere l'intera nostra stirpe, nacque nel tempo; e la redenzione di Maria fu predeterminata in quella speciale maniera che noi chiamiamo «Immacolata Concezione».

Era stato decretato non che Ella fosse purificata dal peccato, ma che fin dal primo momento della sua esistenza ella fosse preservata dal peccato, in maniera tale che il Maligno mai avesse niente a spartire con lei. Maria perciò fu figlia di Adamo e di Eva come se essi non avessero mai peccato; Maria non condivise il loro peccato, però ereditò i doni e le grazie (e anche più) di cui erano dotati nel Paradiso.

Questa è la sua prerogativa, che fa da fondamento a tutte quelle verità salvifiche che su di lei ci sono state rivelate.
Diciamo perciò con tutte le anime sante: «Maria, Vergine purissima, concepita senza peccato originale, prega per noi».


De vita contemplativa, n.12, dicembre 2011

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